Perché comprare una lista di contatti non fa bene al tuo business
harvested
Gli indirizzi harvested sono quelli immessi nel web da sistemi automatici. Se un sito lo proibisce – e molti lo fanno – diventa una pratica illegale. Se non lo è, avrai solo una generica e pressoché inutile serie di info@ o contatti@. Se hai un’attività medio-piccola e usi un email service provider, non ti verrà permesso di usarli (e in ogni caso, non ti porterebbero alcun risultato).
non più attivi
Gli indirizzi email si cambiano spesso, lo sappiamo, o si aprono e poi non si usano per lungo tempo finché vengono chiusi. Capita quindi, di frequente, che nelle liste comprate ci siano moltissimi contatti non più validi. Potresti pagare un altro fornitore per ripulire l’indirizzario, ma significherebbe spendere altro denaro.
spam trap
Ci sono tanti tipi di trappole per lo spam. Qui basterà dire che si tratta di indirizzi email finti o inutilizzati che vengono trasformati dalle organizzazioni incaricate di monitorare lo spam in esche per catturare chi produce e diffonde posta indesiderata. Finirci dentro, anche senza colpa, significa essere etichettati come spammer.
non autorizzati
Chi vende la lista dirà che contiene al 100% indirizzi di utenti che hanno dato l’ok a ricevere offerte e materiale promozionale. Può essere, ma è impossibile che chi non ti conosce voglia essere contattato proprio dalla tua azienda. In ogni caso, se anche di consenso si trattasse – sepolto in qualche postilla dei termini e delle condizioni del sito – difficilmente sarà riferito alla newsletter.
spremuti fino all’osso
Non sarà una lista unica e mai collaudata. Anzi, nella quasi totalità dei casi, conterrà indirizzi venduti e rivenduti nella speranza di trarne il maggior utile possibile. Il che significa che chi riceverà le tue comunicazioni sarà già infastidito da quintali di spazzatura e difficilmente farà eccezioni per te.
E se uno volesse rischiare? In teoria, più la lista è lunga, più conterrà un certo numero di indirizzi utili. E poi, anche se portasse a poche conversion, meglio di niente.
Sbagliato ancora una volta.
Purtroppo, quello che pagherai veramente è il danno alla tua reputazione.
I principali email service provider – da Mailchimp ad Aweber – vietano esplicitamente le liste comprate. Se ne sospettano l’utilizzo – e lo capiscono dall’alto numero di messaggi non recapitati – potrebbero anche bloccarti l’account per spamming.
Anche se usassi il tuo account personale, il tuo sender score potrebbe abbassarsi pericolosamente innescando un circolo vizioso: più scende il punteggio, più aumenta infatti il numero delle comunicazioni che ti vengono bloccate dagli internet service provider e più scendi ancora di livello fino a correre il rischio di venir marchiato come spammer.
In più stai mandando le mail dal tuo indirizzo personale: un vero disastro! Quanto tempo, quanto denaro e quante energie ti ci vorrebbero per recuperare affidabilità?
La realtà è che chi ha una mailing list lecita e che dà buoni risultati mai la venderebbe per pochi soldi.
Se vuoi incrementare il tuo business con l’email marketing, allora, conviene che cominci a costruirti da solo la tua lista di contatti.
Come? Continua a seguirci e lo scoprirai.